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1086. Francesco Sforza a Accorsino Landriani e Pasino da Vignola 1452 marzo 7 Milano

Francesco Sforza vuole che Accorsino Landriani e Pasino da Vignola, cittadini milanesi, facciano avere al cremasco, che fu mulattiere del defunto provvisionato ducale Giovanni da Milano, il pagamento dei circa dieci anni di servizio prestatogli, oltre al rimborso dei sei denari datigli.

[ 181v] Accorsino de Landriano et Pasino da Vignola, civibus nostris Mediolani.
El Cremasco, che fo mulatero de quondam Iohanne da Milano, nostro provisionato, dice che per tempo servito al dicto Iohanne resta ad havere la mercede de anni dieci o circa, item ducati sei de denari, prestati ad esso quondam Iohanne. Quanto cadauna de queste casone merita satisfactione, si rendemo certi le sapiate. Pertanto vi scrivemo et committemo vogliate con diligentia intendere questo facto et provedere ch'el dicto Cremascho a sì del servito, como deli dinari prestati habia la debita satisfactione, et per modo che più dicto Cremasco non habia ad tal cosa a fare più lamenta, perché non meritano tale casone da essere deducte per litigii nì dilatione. Data Mediolani, die vii martii MCCCCLII.


(a) Segue non habia ad tale cosa depennato.