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128. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme 1451 dicembre 9 Lodi

Francesco Sforza chiede a Luchina Dal Verme, pur dopo tante inefficaci sollecitazioni, di intervenire per risarcire i danni delle case abbattute e bruciate di Leone de Arcelli.

Domine Luchine de Verme.
Tante fiate ve havemo scripto sula refectione dele case butate et brusata et deli altri damni dati al nobile Leone de Arceli, che horamay ne agrava a più scriverne et parene non sia ben ad darne de scrivervi, pur sentendo che anchora non gli haviti providuto ala satisfactione de ambe le dicte case: non possemo fare de manco non vi replicamo. Pertanto vi confortemo, agravamovi et stringemo, vogliati servare tale modo in la satisfactione del dicto gentilhomo, si del damno como dele stantie predicte et in modo che più non ve scriviamo, perché non senza nostra graveza, como doveti pur pensare, sentemo tanti lamenti et querele. Data Laude, die x decembris 1451.
Signata Cichus.