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136. Francesco Sforza al podestà di Cassano 1451 dicembre 10 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cassano, accertato che Cristoforo Pallavicino è tutore del bimbo del defunto Ambrogino, e quindi ha il dovere della conservazione e amministrazione dei beni del pupillo, faccia in modo che lui abbia tutti i beni che gli spettano.

Potestati Casiani.
Te mandemo qui inclusa una supplicatione a nuy poreta per Christoforo Palavicino, la quale volemo che diligentementi intendi et, constandote che a dicto Christoforo legitime specta la cura et tutella de quello fiolo picolo de quondam Ambrosino, nominato in dicta suplicatione, et havere apprexo dicta tutella per forma che li beni del pupilo non possano andare in [ 26v] perditione, anci siano ben curati et gubernati, como debitamente si devino, astrengi el nominato marchisi et cadauno altro havesse de la roba et beni del dicto (a) Christoforo tutore, como vole el debito dela iustitia, facendoli raxone summaria et expeditissima, remota ogni cavillatione et frivola exceptione. Laude, die x decembris 1451.


(a) Segue pupilo depennato.