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219. Francesco Sforza al commissario e al referendario di Pavia 1451 dicembre 17 Lodi

Francesco Sforza vuole che il commissario e il referendario di Pavia inducano i presidenti della città a fare le debite bollette perché Galopino e compagni siano celermente pagati.

Comissario et reffrendario Papie.
Havemo inteso per quello ne rescriviti vuy, reffrendario, che Galopino e li compagni restano de havere el debito suo, perché li presidenti de quella nostra cità non hano ancora volutolo fare lo debito loro boleta. Pertanto, intendendo che essi Galopino e compagni omnino siano integre satisfati, ve comandemo expresse et volemo che habiati da vuy dicti presidenti et provediati con tuti queli modi serano expedienti et necessarii, che faciano ali dicti supplicanti quaslibet buletas opportunas, et demum fati per forma che li dicti supplicanti senza altra longheza de tempi siano con integrità satisfati dela mercede sua e che nuy non habiamo più reiterare nostre littere in questa casone, la qual cossa ne sarà molesta. Laude, xvii decembris MCCCCLprimo.