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298. Francesco Sforza al podestà di Varese 1452 dicembre 26 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Varese di far restituire ad Allegrino da Stabio tutta la roba che gli ha fatto togliere, nonostante la licenza datagli di portare detta merce a Clivio e Cantello.

[ 55r] Potestati Varisii.
Alegrino de Stabis, habitatore del loco de Stabio, se querela che volendo luy condure doe cavalate de biava, hosia formento, hauta prima licentia da vuy a Chivi et a Cazon a, logi del ducato nostro de Mediolano, che id certa sugestione, prima che fosse usciuto con dito formento de quella nostra terra de Varesio, essendo ancora in casa d'uno de quella terra, gli fese tore dito formento e due cavale contra ogni debito de rasone. Dil che se maravegliamo che, non havendo trovato esso Alegrino contrafare ale licentie gli aviti concesse, debia perdere la roba sua. Et pertanto volemo et comandemovi che, essendo coś, gli faciati libere restituire tuta la roba sua, gli aviti fato tore et fati per forma che de cị non habiamo a sentire altra digna querella. Data Laude, ut supra.


(a) Cazon in A.