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316. Francesco Sforza a Ottone Mandelli 1452 dicembre 31 Lodi

Francesco Sforza vuole che Ottone Mandelli si attenga a quanto è stato concordato, via arbitrale, tra lui e Leonardo, priore della chiesa di San Gregorio in Piacenza.

Domino Ottoni de Mandello.
Il venerabile misser Leonardo, priore dela chiesa de San Grigorio de Piasenza, ha hauto ricorso da nuy con l'inclusa supplicatione lamentandosse de vuy perché non gli attendati né observati quello è stato dechierato fra vuy e luy per li arbitri ibidem nominati, quamvis habiati emologato e siati remasto contento a quelo è stato dechierato. Dil che se maravigliamo e pertanto scrivimovi et aggravamo, essendo cossì, vogliati observare et exequire quanto è stato declarato per dicti arbitri et emologato per vuy, come è debita cossa e fati per forma che per questa casone non habiamo a sentire querella, come se rendiamo certi fariti. Del resto intende esso misser Leonardo de adimandarne, ne faremo comissione al locotenente, ho podestate nostro de Piasenza, in modo che ve poteriti merito acontentare e la iusticia havea loco. Data Laude, ut supra.