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333. Francesco Sforza al vicario del territorio di Cantù 1452 gennaio 2 Lodi

Francesco Sforza ordina al vicario del territorio di Cantù che provveda a costringere Pietro, detto Verle, famiglio di Cristoforo da Carcano, a restituire al suo patrono quanto gli ha portato via quando se ne è fuggito.

Vicario nostre terre Canturii.
Cristoforo da Carcano, nostro dillecto, se lamenta e dice che uno suo famiglio, chiamato Petro, dicto Verle, el quale sta lì in Cantù, è fugito da luy e gli à portato via alchuna sua roba, quantunche non gli abia servito per niuno tempo. Pertanto volemo e comandemoti che habi da ti esso Pedro et, essendo cossì come era exposto, provede e constrenzerlo per ogni modo de rasone aut a satisfare integre e restituire la roba sua al dicto Cristoforo aut a dare ydonea segurtade de stare a rasone. E questo volemo che faci con ogni celerità posibili e per forma che esso supplicante omnino habia el debito suo. Data Laude, ut supra.