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343. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate ordinarie 1452 dicembre 3 Lodi

Francesco Sforza vuole che il Regolatore e i Maestri delle entrate ordinarie paghino Francesco Bioca, segretario del Consiglio di giustizia, che da quattordici mesi non riceve né stipendio né provvigione.

Regulatori et Magistris intratarum ordinariarum.
Il nobile Francischo Biocha, nostro secretario dilecto apud Consilium iusticie, n'ha fata lamenta perché dice havere resta creditore dela provisione sua de asay bona somma de dinari, maxime che sono meglio che xiiii mesi deli quali non ha potuto havere uno dinaro d'essa sua provisione e sallario, dil che molto n'è recresciuto, perché nostra intentione è che sia omnino pagato integre satisfacto, sic exigentibus la fede e sufficientia sua e cossì le fatighe e benemeriti ha usuato verso de nuy et usa sedule. E pertanto, volemo et expressius comandemovi che, omni remota et exceptione posthabita, provediati per ogni modo et fati con effecto ch'el dicto Francischo del passato sia integramente satisfacto e per l'avenire mensuatim sia pagato e habia la dicta sua provisione, come è de nostra intentione. E fati per forma che Francischo per questa a casone resta bene contento e satisfacto. Data Laude, iii decembris b MCCCCLII.
Cichus.


(a) Segue cason depennato.
(b) Così in A.