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365. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 gennaio 5 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Cremona che, intesa la lamentela degli uomini di Flexio perché alcuni cittadini rifiutano di contribuire con loro alla tassa dei cavalli, faccia in modo che ognuno paghi quello che che è tenuto in forza degli ordini ducali.

Locuntenenti Cremone.
Intenderiti per la continentia del'inclusa supplicatione il lamento fano li homini nostri de Flexio per rasone de alchuni citadini, li quali recusano contribuire insema cum loro ale taxe di cavali, ale quale dicono che sono atenuti et obligati. Pertanto volemo et cometemovi che habiati da voy le parte et intexo le loro rasone, provediti in questo facto et ordinati como vi parirà iusto et rasonevele, che cadauno paga, como debitamente denno et per forma che li ordeni nostri siano debitamente observati et niuno habia digna casone de lamentarse, como se rendemo certi fareti. Data Laude, ut supra.