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368. Francesco Sforza a Ottaviano Visconti 1452 gennaio 6 Lodi

Francesco Sforza comanda a Ottaviano Visconti di stare a quanto gli hanno ordinato i membri del Consiglio segreto e di annullare ogni novità fatta ai danni di Pietro Visconti.

Otaviano Vicecomiti.
Antonio Petro Vesconte multo se lamenta non observi nè volli observare quello t'è stato scripto per lo nostro Consilio secreto in la defferentia vertisse fra ti e luy, ma più che de novo gli occupi la posessione de Laguizona de Martesana, dela quale hai cavato una bona summa de vino e biava et alia. De facto sei andato ala posessione de una stanzia d'esso Antonio Petro in Porta Romana, dela quale hai tolto de molti beni mobili, et che tu e Biasolo da Cusano haviti certe carte e scripture tolte in dicta stanzia, et che lo menazi de taliare a pezi. Dele quale cose multo se maravigliamo et, essendo così, non possiamo fare de manco non se aggravamo deli facti tuoy, perché non è honesto, nì volemo patire che niuno sia chi se voglia, in nostro dominio, se administra rasone da si stesso, como bene per altra nostra dei havere inteso. Pertanto, scrivemote de novo et volemo che, circha de ciò, observi et mandi ad executione, remota ogni exceptione, tuto quelo ch'ànno scrito et scrivirino li prefati nostri de Consilio, et ogni altra novitade facta contra el dicto Iohanne Petro revochi, in modo che più non ne sentiamo digna querella deli facti tuoi, avisandote che, fatiando altramente, non restaremo ben contenti de te et faremogli nuy in questo facto quela provisione ne parerà debitamente si gli convengha, perché non intendemo che a veruno sia fato contra la iusticia. Data Laude, vi ianuarii 1452.