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410. Francesco Sforza a Pietro Maria Rossi 1452 gennaio 7 Lodi

Francesco Sforza ordina a Pietro Maria Rossi di rilasciare dalla prigione l'ebreo Angelo, incarcerato immotivatamente dal podestā di Fillino su istanza dell'ebreo Rubino da Casalmaggiore.

[ 74r] Petro Marie de Rubeis.
Se querela Angelo Ebreo che per lo potestate tuo de Fillino ello sia mesto in pregione ad instantia de uno Rubino Ebreo, habitatore de Casalemaiore, contra omne debito de raxone, maxime che luy propterea pendet denanti dal Consiglio dello illustrissimo signor marchese da Mantua, quodque ā dato sigurtā nante al potestā de Viadana de stare a ragione et de iudicato solvendo, necminus che ipso a tuo potestā non č iudice competente in questa causa per le dicte casone. Per la qualcosa te scrivemo et agravamo che vogli bene intendere questa cosa, et essendo b vere le cose predicte, provedere che al dicto Angelo sia libere relaxato, accioch'el non se possa iustamente condolere nč habia affarne querela, como se riendiamo certi farai. Data Laude, die vii ianuarii MCCCCLII.


(a) Segue suo debitore depennato.
(b) Segue provedere depennato.