Registro n. 8 precedente | 416 di 1171 | successivo

416. Francesco Sforza al podestā di Trezzo sull'Adda 1452 gennaio 11 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestā di Trezzo sull'Adda provveda che i milanesi Giovanni e Giuliano, fratelli Ghilini, non abbiano motivo di legittimamente lamentarsi, avendoli lui (podestā) privati, a loro insaputa, dei beni che avevano a Concesa, a istanza di coloro che solo pretendevano di averne diritto.

Castellanis Tritii.
Sonno lamentati da nui Iohanne et Iuliano, fradelli di Ghilini, ciptadini nostri de Milano dilecti, che gli habiati privati, ho spogliati de facto de certi loro beni, posti in ello territorio de Concessa senza citarli nč fargli altra notitia, ad instantia de alcuni pretendeno gli spectano dicti beni, secundo che per la suplicatione loro, quale ve mandiamo inclusa latius porrite vedere. Per la quale cosa ve scrivemo et agravamo che vogliate havere bona advertentia, et essendogli facto questo contra ragione et secundo che dicono, providiate per forma che la iustitia habia loco et li dicti suplicanti merito non se possano gravare. Data Laude, die xi ianuarii MCCCCLII.