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427. Francesco Sforza a Giovanni Birago 1452 gennaio 12 Lodi

Francesco Sforza vuole che Giovanni Birago, vista la supplica di Cristoforo e Toseno, fratelli de Galluzzo, se riconosce che la tutela della cugina minorenne Maria spetta al cugino Morso, gliela affidi avendo l'avvertenza che i beni della minorenne non vadano dispersi né siano danneggiati.

Iohanni de Birago.
Se querelano Christoforo et Toseno, fratelli de Galluzo, che havendo loro tolto in casa una sua cuxina chamata Maria, la quale è menore, perché essendogli morti li soy specta alloro la gubernatione de essa, è venuto uno dicto Morso cuxino, tuo fameglio, el quale secondo che dicono cercha de avere la tutela de ipsa putta solum per potere consomare la robba sua, et come latius seray informato. Pertanto volemo et conmandemote che ministre rasone in questa cosa et quando trovasti che la dicta tutela de iure spectasse ad ipso Morso cuxino, provide per forma che havendo luy el carico de ipsa tutela, bona della putta per niuno modo siano male despensade né vadano in sinistro, siché la putta habia el dovere suo. Data Laude, die xii ianuarii MCCCCLII.