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467. Francesco Sforza al commissario di Parma 1452 gennaio 17 Lodi

Francesco Sforza ordina al commissario di Parma di fare in modo che frate Sebastiano, priore del priorato di Santa Maria di Banono nel Parmese, non venga ulteriormente offeso dallo squadriero ducale Stamignone e costringa costui a restituire al frate il vino e i porci rubatigli o l'equivalente in danaro.

Commissario nostro Parme.
Intenderiti, per l'inclusa supplicatione, la querela ne fa domino frate Sebastiano, priore del priorato de Sancta Maria di Banono del distrecto nostro Parmesano, de Stamignone, nostro squadrero. Per la qual cosa, non intendendo nuy de tollerare che a niuno deli subditi nostri si facia cosa alchuna contra el dovere, ideo te scrivemo et comandemo provide per ogni modo ch'el dicto supplicante non sia oltragiato indebite, né patisca alchuna violentia, et trovando essere vero che li sia tolto el vino et li porci, segondo che dice, provide etiam gli siano restituite o il valore d'esso vino et robe, per forma che esso supplicante habia el debito suo et non remanga ullo pacto angariato, intendendo che le cause principale se cognosca per la via dela rasone. Et per questo casone ne scrivemo opportune al dicto Stamignono. Data Laude, die xvii ianuarii MCCCCLsecundo.