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480. Francesco Sforza al capitano d'Oltrepo pavese 1452 gennaio 18 Lodi

Francesco Sforza comanda al capitano d'Oltrepo pavese di trovare i delinquenti che bruciarono a Codevilla l'alloggiamento dell'uomo d'arme Pietro Antonio da Perugia in cui vi erano otto cavalli e imporre loro quello che giustizia richiede. Non trovandoli, detto Pietro venga ripagato da quelli che debitamente vi sono tenuti.

Capitaneo ultra Padum.
È stato da nuy Petro Antonio da Perusia, nostro homo d'arme, il quale si lamenta che in Codevilla, dove alogiava cum li suoi cavali, gli è stato brusato lo alogiamento cum octo cavali dentro, il quale alogiamento è suttoposito ala iurisdictione a tua. Pertanto te scrivemo et comandemote che diligentimente te informi de tale incendio et, trovando li malfactori, providi sia satisfacto al dicto nostro homo d'arme, como vole la iustitia et rasone, et non trovandosse dicti malfactori, si gli satisfacia per quelli a chi debitamente specta segondo li ordini supra de ciò, sempre administrando rasone. Data Laude, die xviii ianuarii 1452.


(a) Segue nostra depennato.