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533. Francesco Sforza al podestà di Fidenza 1452 gennaio 21 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Fidenza che faccia rimettere nel godimento dei suoi beni Anna del Medico, moglie di Andriolo da Palude, una volta accertato che corrisponde al vero che essi beni le furono sottratti, su istanza di Melchion degli Asenelli, al tempo in cui nel luogo infuriava la peste che rendeva inaccessibile portarsi sul posto.

Potestati Burgi Sancti Donini.
Havemo hauta querela per parte de donna Anna del Medico, mogliere de Andriolo da Palude, perché dice essergli proceduto contra lì, ad instantia de Melchion delli Asenelli, al tempo che la peste vigiva in quello borgo, siché niuno gli potiva andare, et che ella è stata privata, eodem tempore, della possessione di certi beni iaceno lì, quali più anni fa ha possiduti pacificamente, et questo dice essergli facto contra omne equitade et debito de ragione, secundo che per la supplicatione sua, quale te mandiamo inclusa latius poteray intendere. Per la qual cosa te scrivemo et volemo che intendi questa cosa et, trovando che ipsa supplicante sia levata dalla dicta possessione contra rasone, secundo che dice, provede che reponatur in pristinum statum como è debita cosa, ministrando iustitia in questa causa quanto più summariamente et expeditamente sirà possibile, per forma che niuno merito se habia a condolere, come è nostra intentione. Data Laude, die xxi ianuarii MCCCCLII.