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534. Francesco Sforza al podestà di Vianino 1452 gennaio 21 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Vianino desista dall'impedire agli abitanti della Villa di Pessola, località del marchesato di Pellegrino, di contibuire con gli uomini di Pellegrino. Se egli intende che gli abitanti di detta villa contribuiscano a Vianino si porti dai Maestri delle entrate straordinarie.

Potestati Vianini.
Se querelano il commune et homini nostri del marchisiato de Pellegrino che molesti et menacci li homini dela villa de Pessola de quello marchisiato, data et confirmata per lu illustrissimo quondam duca passato nostro socero et patre, volendoli inhibire non vadano ad contribuire con essi de Pellegrino, dela qual cosa ne piglemo pur admiratione, se così è. Pertanto te scrivemo et volemo desisti ad turbare dicti homini et, se in essa villa pretendi ch'el comune de Vianino habia rasone alchuna, vadi dali magistri dela Camera nostra extraordinaria, chi farano rasone ad l'una parte et ad l'altra. Data Laude, die xxi ianuarii MCCCCLsecundo.