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536. Francesco Sforza al podestà di Vianino 1452 gennaio 21 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Vianino di non impedire agli abitanti della Villa di Pessola di contribuire con gli uomini di Pellegrino.

Potestati nostro Vianini.
Se querelano il comune et homini nostri del marchisiato de Pellegrino che molesti et menaci li homini dela villa de Pessola de quello marchisiato, data et confirmata per lo illustrissimo quondam duca passato nostro socero et patre, volendoli inhibire non vadano a contribuire cum essi da Peligrino, dela qual cosa ne pigliemo pur admiratione, se coś è. Pertanto te scrivemo et volemo desisti da turbare dicti homini et se in essa villa pretendi ch'el comune de Vianino habia rasone alchuna, vadi dali magistri dela Camera nostra extraordinaria, chi farano rasone al'una parte et al'altra. Data Laude, die xxi ianuarii a MCCCCLsecundo.


(a) ianuarii aggiunto in interlinea.