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544. Francesco Sforza al podestà di Calestano sine data [1452 gennaio] sine loco

Francesco Sforza vuole che il podestà di Calestano faccia eseguire quanto deciso da Giovanni Secco, vicario generale, cui il duca ha affidato la soluzione della vertenza tra i parmensi Lorenzo e Leonardo, fratelli Bayardi, e Giovannardo Bernazoni e il comune e gli uomini di Calestano.

[ 98v] Potestati nostro curie Calestani.
Desiderando nuy che la controversia vertise già longo tempo fra Laurentio e Leonardo, frateli di Bayardi, e Iohanardo di Bernazoni, citadini nostri de Parma, per una parte, et il comune e homini nostri de quella curte de Calestano, per l'altra, ormay sti consciuta et terminata per uno homo da bene, l'havimo commessa de presente al savio doctore de lege miser Gioanne Secho, nostro vicario generale. Pertanto volemo che interim, quo esso miser Gioanne, havendo terminata et decisa questa defferentia, provede che non se facia novitate contra essi citadini et demum exequise e fa in questa facenda tanto quanto sarà dechiarato per miser Giovane, perché non intendemo questa causa essere tirata più ala longa.