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57. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1451 novembre 27 Cremona

Francesco Sforza ordina al podestà di Cremona di accertare se la povera e vecchia Catelina da Milano andò a servire in casa di Giovannino Mariano, dove vi erano due dei suoi appestati ed ebbe da detto Giovannino la promessa che le avrebbe maritato due sue figliole. Se così fosse, faccia in modo che la promessa sia mantenuta.

Potestati nostro Cremone.
Catelina da Mediolano, poverissima e vegia, n'ha supplicato e fato querella che già pyù mesi fa andò a servire in casa de Zohannino Mariano, citadino de questa nostra cità, dove erano deli suoy infecti de peste e, questo, con promessa hebbe da esso Zohannino che li maritaria due sue figliole da marito e come latius intendaray da essa. Pertanto, considerata paupertate d'essa supplicante et che l'è forestera, volemo che te informe bene de premissis et che fazi ala dita supplicante rasone summaria et expeditissima senza alcuno litigio et, sola facti veritate inspecta, rimosta ogni frivola exceptione, per forma ch'essa supplicante habia el dovere suo, secundo trovaray li sia promesso. Data Cremone, die xxvii novembris 1451.