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571. Francesco Sforza al capitano del divieto di Pavia 1452 gennaio 25 Milano

Francesco Sforza, stupito che il capitano del divieto di Pavia non abbia eseguito quello che gli ha imposto con le sue lettere, gliele rinvia in modo che il ricorrente Cristoforo Sachella da Stradella non abbia a essere gravato di pagamenti oltre il debito.

Capitaneo devetus Papie.
Cristofaro Sachella, habitatore della Stradella, de novo è retornato da nui con querela perché dice non hay voluto exequire quanto se contene in elle lettere nostre, quale te scripsimo alli dì passati ad sua instantia, la copia delle quale te mandamo inclusa. Del che se maravigliamo, et pertanto te scrivemo et volemo che, observando ipse nostre littere, provide omnino che ipso supplicante non sia in quello loco de puoco gravato a contribuire alli carichi occurenti, né mai per quella parte che debitamente gli specta per forma ch'el non supporta carico per altri, et non habia iusta casone de condolerse. Data Mediolani, die xxv ianuarii MCCCCLII.