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615. Francesco Sforza al podestà di Montedondone 1452 gennaio 28 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Montedondone, verificato quanto si contiene nella supplica di Bonino de Tarazzi da Pontecurone, di fare in modo che non paghi due volte lo stesso onere.

Potestati Montisdondoni.
Bonino de Tarazzi, habitatore de Ponticorone, se agrava che quigli homini da Monte Dondono lo voglino molestare a contribuire con issi alli carichi per certi beni dice havere lì, la qual cosa dice non essere stata may facta et è contra la rasone, perché dicti beni sonno estimati nella terra de Voghiera, siché se haveria a pagare per ipsi beni in dui lochi, secundo che in ella supplicatione sua, quale te mandiamo inclusa, meglio poterai comprendere. Per la qual cosa te scrivemo et volemo che habi diligente informatione de quello ce è esposto et, trovando così essere vero, providi ch'el non sia molestato, anzi page dove è usato de pagare et dicti beni sono extimati, facendo revocare liberamente ogni novità che gli fusse facta indebite per questa casone, como è debito. Data Mediolani, die xxviii ianuarii MCCCCLII.