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617. Francesco Sforza a Roberto Sanseverino 1452 gennaio 29 Milano

Francesco Sforza ordina a Roberto Sanseverino di non dare alcuna molestia ad Antonio e Cristoforo, fratelli Aldighieri da Parma, ai quali il duca vuole che vengano restituiti i cavalli. Quanto al rimanente, lo Sforza intende comprendere come realmente stanno i fatti e, nel caso che i ricorrenti fossero debitori, li costringerà a pagare il dovuto e assicura che alle prepotenze dei da Correggio sarà adeguatamente resa la rivalsa.

Domino Ruberto de Sancto Severino.
Essendosi lamentati da nuy Anthonio et Christoforo, fratelli di Aldighieri da Parma, che li facete molestare loro et le sigurtade sue, quale dectino verso li magnifici fratelli da Coregio, con questo che gli facessino le rasone loro, la qual cosa non hanno mai voluto fare, perché diceno loro non essere debituri deli prefati da Curegio in alcuna cosa, havimo scripto al commissario nostro de Parma che non moleste dicte segurtade per questa casone né dicti supplicanti, anze gli faccia restituire li so' cavalli, quali gli deno essere stati sequestrati per questo, siché volemo et scrivemovi che non diate impazo alcuno né faciati dare ad ipsi supplicanti, né alle dicte loro segurtade, perché volemo nui intendere questo facto et, si li predicti supplicanti firano debitori, gli fareno fare el dovere, avisandove che quella rasone farano dicti da Corezo alli nostri gli faremo fare a loro in elle terre nostre. Data Mediolani, die xxviiii ianuarii MCCCCLII.