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641. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria 1452 gennaio 30 Milano

Francesco Sforza vuole che il luogotenente di Alessandria esamini attentamente quanto scrivono i gentiluomini di Valperaga circa la vertenza degli uomini di Mase con Guglielmo da Viadana, per cui certi fratelli de Caritate devono (a quel che affermano) essere a torto condannati. Provveda egli con giustizia e faccia in modo che Guglielmo abbia quello che gli è dovuto.

[ 112v] Locumtenenti Alexandrie.
Per la copia ve mandiamo inclusa vederite quello ne scrive questi gentilhomini de Valperaga per la differentia ebbeno li homini de Mase cum Guilielmo de Viadana, per la qualcosa denno essere condepnati certi fratelli de Caritate contra omne rasone, secundo che dicono, siché, pertanto, volemo et conmectemove che intendiati questa cosa, providite che in questo non se faccia noma quello rechiede la iustitia, el dovere per forma che niuno se habia merito a lamentarse. Ben volemo che Guilielmo sia omnino satisfacto per quella parte gli specta per questa casone, secundo che è debito. Data Mediolani, xxx ianuarii MCCCCLII.