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697. Francesco Sforza al referendario e ai Presidenti agli affari di Pavia sine data [1452 febbraio] sine loco

Francesco Sforza esprime al referendario e ai Presidenti agli affari di Pavia il proprio disappunto nel constatare l'indifferenza che ostentano per quanto il duca scrive, e così, nonostante le molte sue lettere, Galoppino e compagni ancora aspettano di ricevere il dovuto per i carriaggi prestati.

Referendario et presidentibus Papie.
Non senza grande dispiacere havemo de novo receuta querela per parte de Galuppino et li compagni, perché ancora non siano facti contenti de quello denno havere per li caregi, non atteso tante nostre lettere, quale ve havemo scripto a tucti vui per questa casone, siché parne non ne faciati extima del nostro scrivere, per la qual cosa ve replicamo de novo et conmettemo vogliate provedere a.


(a) Così la missiva si interrompe.