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795. Francesco Sforza al podestà di Abbiate 1452 febbraio 12 Milano

Francesco Sforza si stupisce con il podestà di Abbiate che il locale Matteo da San Pietro non sia stato mandato, come richiesto dalla duchessa. Gli comanda di mandare senza fallo detto Matteo dall'auditore ducale, Angelo da Rieti, e di avvisarlo di quel che avrà fatto.

Potestati nostro Abiate.
Te fo scripto, già più dì, per la nostra illustrissima consorte madona Biancha dovesti mandare qui Matheo da Say Petro, habitatore de quella nostra terra de Abiate: non è venuto, del che non poco si maravegliemo, perché nostra intentione, et volemo penitus che essa nostra illustrisima consorte, como nuy medesimi, sia obedita. Pertanto te scrivemo et commandiamote che subito tengi modo cum effecto ch'el vengha qua, et se adpresenta dal spectabile domino Angelo, nostro auditore, certificandote, se non venirà, saremo malcontenti de ti. Et como faray subito avisane. Data Mediolani, die xii februarii 1452.