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829. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Montodono 1452 febbraio 16 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà, al comune e agli uomini di Montodono di non dare noie agli eredi di Princivallo de Tisina, abitante a Voghera, perché non è onesto che uno paghi per gli stessi beni in due luoghi. Se fosse stata fatto loro qualche novità, la si revochi.

Potestati, comuni et hominibus terre nostre Montisdoni.
Perché non ne pare honesto che nyuno, ultra solicitum, debia fir astricto a pagare pro eisdem bonis in duy loci, ideo, considerata la querela n'è fata per parte deli heredi de quondam Princivalo de Tisina, habitatore de Voghera, ve scrivemo e comandemo che, essendo vero quelo ci è exposto, provediate che ali dicti supplicanti non sia fato molestia contra l'usato, anze, fati revocare ogni novità che gli fosse stata fata contra indebitamente per questa casone, per forma che più non sentiamo digna lamenta. Data Mediolani, die xvi februarii 1452.