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831. Francesco Sforza a Giovanni Filippo Flisco 1452 febbraio 16 Milano

Francesco Sforza scrive a Giovanni Filippo Flisco, conte di Lavania, di essere informato dal podestà della Valle Mozzola che alcuni uomini di detta Valle si sono portati nel territorio di Borgo Val di Taro e due di loro sono stati assassinati. Faccia in modo che i colpevoli siano presi e puniti.

Iohanni Filippo de Filischo, Lavanie comiti.
Siamo avisati dal nostro potestà de Valle de Mozula che, essendo venuti alchuni deli homini nostri dala dicta Valle in la terra vostra del Burgo de Valdetaro, como accade andare de qua et de là, sono stati morti duy deli dicti nostri homini et li homicidi nedum passano impuniti, ma vanno a loro voglia per lo nostro territorio et maxime per la dicta Valle, como se may non havessero commisso tal homicidio. Per la qual cosa vi scrivemo, ś per l'honore vostro come per lo debito, vogliate fare tal opera in questo facto che cativi siano puniti per la observatione dela iusticia, ad cị non vadano gloriandosse del loro malfare, como se rendimo certi fariti ad cị maiori scandoli non habiano a sequire. Data Mediolani, die xvi februarii 1452.