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834. Francesco Sforza a Rizzardo da Avignone 1452 febbraio 16 Milano

Francesco Sforza impone al famigliare ducale Rizzardo da Avignone di restuire a Giacomo da Casa i buoi che gli ha fatto prendere per debito di certe opere che doveva fare: obblighi tutti che documentariamente risultano osservati.

Rizardo de Avinione, familiari nostro dilecto.
Si lamenta Iacomo da Casa che gli hai facto tore duy bovi per debito de certe opere dicevi havere per quello nostro laborerio, et quamvis habia satisfacto, recusi de restituirli dicti bovi, dicendo che il commune de Casa ha debito pur per quello laborerio, et finché non habia satisfacto non gli vole restituire essi bovi, et che de questo etiamdio t'hanno facto fede per libri de Thomasio de Marcoleono et per testimonii digni de fede, et pur non li voli restituire li suoi bovi. Dela qual cosa, essendo in questa forma, ne maravegliemo. Pertanto, te scrivemo et comandamote expressamente, havendo dicto [ 140v] Iacomo satisfacto, como dice, et essendote facto fede dela satisfactione del dicto commune de Casa, como dicono, gli relaxi li bovi liberamente et senza alchuna exceptione. Et vogli fare per forma che più non ne sentiamo digna querela. Data Mediolani, die xvi februarii 1452.