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854. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 febbraio 17 Milano

Francesco Sforza comunica al podestà di Cremona di avere avuto testimonianza (ma vuole ne sia mantenuto segreto l'autore) dell'omicidio di Stefano, famiglio di Antonio da Pontremoli, uomo d'arme del condottiero ducale Antonio Landriani. Vuole sia preso l'omicida o gli omicidi e si proceda contro di loro come giustizia esige.

Potestati nostro civitatis Cremone.
Vi mandemo qui inclusa una testificatione recevuta supra lo homicidio, el quale se dice essere commisso in la persona de uno Stefano, familio de Antonio da Pontremulo, homo d'arme del strenuo Antonio da Landriano, nostro dilecto conducterio, e perché omnino siamo dispositi che, per observantia dela iusticia questo delicto si retrovo, volemo, et così vi committemo cum diligentia et cum buoni modi, quali si conveneno in simili excessi, faciati opera cum effecto che habiati in le mane il malfactore o li malfactori, et haviti gli procedati et faciati quanto si convenne per lo debito dela iusticia, non faciendo alcuna mentione de questo testificatore, perché vole fir tenuto secreto. Et como haveriti facto, che ne siamo avisato subito. Data Mediolani, die xvii februarii 1452.