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861. Francesco Sforza al podestà di Teglio 1452 febbraio 18 Milano

Francesco Sforza impone al podestà di Teglio di riscuotere, a ogni richiesta del caneparo maggiore, tutte le condanne che il famiglio ducale Bartoluccio, suo predecessore, aveva irrogato, in modo che i beneficiari possano avvalersi di tali condanne.

Potestati Tillii.
Ne hanno exposto li ambasiatori de quella nostra terra de Tiglio che sono molte condempnatione facte per Bartoluccio, nostro famiglio dilecto, tuo predecessore, le quale ancora non sonno rescosse in grandissimo dampno de issi homini. Pertanto volemo et conmandamote che ad omne requesta del canevare magiore de quisti homini constrinzi con omne necessario modo tucti quilli sonno condempnati per Bartoluccio, per forma che dicte condepnationi subito siano rescosse acioché li homini se possano aytarse de esse condepnationi et provedere alli bisogni loro. Data ut supra.