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911. Francesco Sforza al podestà di Novara 1452 febbraio 23 Milano

Francesco Sforza ribadisce al podestà di Novara che non dia ulteriormente motivo agli uomini di Oleggio di lamentarsi per l'inosservanza delle lettere ducali e non si dia loro alcuna noia venendo in città.

[ 153r] Potestati Novarie.
Pur iterato se lamentano li homini nostri de Olegio che per lo officio nostro et etiam del vostro vicario gl'è stato facto certi comandamenti contra quello alias per nostre lettere te havimo scripto, como per la inclusa copia de esse lettere vederay, del che assay ne dole ch'ogni dì ne facie venire li dicti homini a querelarse per tal casone, siché de novo te scrivemo et volemo che, observando et faciando observare dicte nostre lettere, provedi che dicti homini non ne ricevano mollestia né gravamento, cussì per el passato como per lo advenire, et omnino provedi che dicti homini per dicte casone, venendo loro a quella nostra cità, non siano impediti né turbati. Mediolani, xxiii februarii 1452.