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934. Francesco Sforza ad Accordino Landriani e Pasino Vignola 1452 febbraio 24 Milano

Francesco Sforza vuole che i milanesi Accordino Landriani e Pasino Vignola, accertato che corrisponde al vero che il defunto Giovanni da Milano ha lasciato a frate Paolo Lampugnani, cappellano del duca, un suo cavallo liardo, facciano avere al frate la bestia o il suo valore.

Accordino de Landriano et Pasino Vignole, civibus nostris dilectis Mediolani.
Il venerabile domino fra' Polo da Lampugnano, nostro capellano dilecto, ne dice ch'el de' havere dal'heredi de quondam Giovanne da Milano uno suo cavalo liardo, quale esso Giovanne in eius ultima voluntate per testamento gli lassa. Pertanto volemo e comandemovi che, essendo cossė, provediati omnino che misere fra' Polo habia il dicto cavalo, ho il debito valore de quelo, per forma che pių non ne sentiamo querela. Data Mediolani, die xxiiii februarii 1452.