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976. Francesco Sforza a Tommaso Tebaldi da Bologna 1452 febbraio 29 Milano

Francesco Sforza vuole che Tommaso Tebaldi da Bologna, luogotenente di Como, intervenga nella vertentenza tra quelli di Vacani e Andrea Scupa per la fanciulla, punendo chi ha sbagliato, come giustizia e le lettere ducali prescrivono.

[ 162v (bis)] Thome de Bononia, locumtenenti Cumarum.
Deliberandosse nuy che quela puta, per la quale ne vertisse differentia fra queli di Vachani et Andrea Scupa se retrova e chi č stato inobediente, pertanto te scrivemo e commandemo che, exequische dite nostre lettere per ogni modo e fa ogni opera expediente in questo, puniendo anchora qualuncha habia falato, secundo che vorrā la iusticia e se contiene in le antedicte nostre lettere, per forma che nyuno del suo malfare se n'habia a gloriare. Data Mediolani, die xxviiii februarii 1452.