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992. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1452 febbraio 29 Milano

Francesco Sforza ordina a Teseo da Spoleto, cancelliere e commissario sopra gli alloggiamenti dei cavalli, di verificare se corrisponde al vero quanto denunciato dal comune e dagli uomini di San Nicola piacentino, cioè che Simone, Lorenzo e Bartolomeo di Pozoli si stanno industriando per accostarsi a luogi che godono di immunità per evitare di pagare i carichi, finora da loro pagati, di quella località ove hanno i loro beni.

Theseo de Spolito, cancellario et commissario super allogiamentis equorum.
Ne hano fata fare lamenta el commune et homini de Sancto Nicolao de Piasentina de Simone Laurentio e Bartolameo di Pozoli, quali, licet habiano loro beni nel predito loco e siano uxati a contribuire ali carichi con essi supplicanti, tamen vano subterfugiando e accostandosse ad li loci exempti, solo per non paghare e preservarsi da tal carichi in loro grave dano, secondo che per la supplicatione sua introclusa latius poterai cognoscere. Per la qual cossa, intendendo nuy che tal malitie non habiano effecto [ 165v] te scrivemo e commandemo che pigli de expositis diligente informatione e, trovando essi supplicanti havere significato il vero, provede che li predicti da Pozolo pagano con essi exponenti li carichi, il che seria mancho che iusto. Data Mediolani, die xxviiii februarii 1452.