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183. Francesco Sforza ad Antoniobono Maletta 1459 maggio 19 Milano

Francesco Sforza concede ad Antoniobono Maletta, capitano della cittadella di Parma, di assentarsi senza trattenuta di stipendio per due mesi per recarsi ai bagni di Acqui Terme, lasciando in sua vece il figlio Giovanni Antonio. Il 26 luglio l'assenza č prorogata a tutto il mese di ottobre. Il duca ordina ai collaterali del banco degli stipendiati di osservare e fare osservare questa licenza.

[ 46v] Antoniobono Malette, capitaneo citadelle Parme.
Inteso il caso dela tua infirmitā et dela deliberatione hay facta de andare ali bagni de Aqui per liberarte, siamo contenti et per le presenti te concedemo piena licentia de poterti absentare da quella nostra cittadella et andare ali dicti bagni per spacio de duy mesi, computato lo andare, la dimora et retornare, lassando in tuo loco Zohanne Antonio, tuo figliolo, quale, durando la tua absentia, diligentemente et cum ogni solicitudine intenda ala guarda dela dicta citadella, per modo che sinistro alcuno non possa accadere. Et observa in tutto li ordeni che hay da nuy. Mediolani, die xviiii maii 1459.
Et questo senza alcuna retentione del tuo stipendio, comandando ali nostri collaterali che observano et faciano observare questa nostra licentia. Data ut supra.
Franciscus Sforcia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.
Prorogata fuit suprascripta licentia per totum mensem octobris. Mediolani, die xxvi iulii 1459.
Ser Andreas de Fulgineis (a).


(a) Da Prorogata a Fulgineis scritto in margine.