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253. Francesco Sforza a Carlo Mazzarello da Catanzaro 1462 luglio 31 Milano

Francesco Sforza concede a Carlo Mazzarello da Catanzaro, castellano della rocca di Isso, di assentarsi senza ritenuta di stipendio per due mesi, lasciando in sua vece Bartolomeo Turpini, podestà di quella terra. Dovrà dare notizia ai collaterali della partenza e del rientro.

Castellano arcis Yssi Castrileonis (1).
Volendo nuy compiacere alla tua richiesta, siamo contenti et per la presente te concedemo licentia che te possi absentare da quella nostra rocha per fare ordinare le tue rasone ac etiamdio per potere fare altre tue facende per lo spacio duy mesi, computato l'andare, stare et ritornare liberamente, senza retentione alcuna del tuo sallario, lassando Bartholomeo di Tupini de Cremona, potestà de quella nostra terra, in tuo loco et scontro, quale supplisca le tue vecende, facendo noticia alli nostri collaterali del dì te partiray et del dì retorneray, ali quali commandamo observano questa nostra licentia. Mediolani, xxxi iulii 1462.
Iohannes Petrus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(1) Identificato come Carlo Mazzarello da Catanzaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 641).