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257. Francesco Sforza al castellano e commissario di Trezzo sull'Adda 1464 luglio 18 Milano

Francesco Sforza concede al castellano e commissario di Trezzo sull'Adda di assentarsi senza trattenuta di stipendio per far curare la spalla a Milano, lasciando al suo posto il fratello Antonio.

[ 59r] Castellano et commissario Tricii (1).
Perché tu ne hay facto rechiedere che te vogliamo concedere licentia de potere venire fin qui per far medicare la toa spalla, volendo nuy compiacerte, siamo contenti et così per questa nostra te concedemo libera licentia et facultà che dala guardia de quella nostra forteza te possi absentare et venire qui per spatio de dì xv, computando el stare, andare et ritornare, et lassando in tuo loco Antonio, tuo fratello, quale haverà bona cura d'essa fortezza, et questo senza perditione alcuna del tuo salario. Data Mediolani, die xviii iulii 1464.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Iohannes.


(1) Non identificato: secondo SANTORO (cfr. Gli uffici, p. 601) la carica di castellano di Trezzo sull'Adda era esercitata da «Ricardus, Bonifatius et Robertus fratres Villani, nec non Catelanus et fratres fq. Isopini fratris predictorum». L'officio di commissario non è invece menzionato da SANTORO.