Collezione dei mobili del Museo delle Arti decorative del Castello Sforzesco

Definizione: collezione

Tipologia: istituzionale

Datazione: post 1900 - ante 2011

Istituto di conservazione: Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco, Milano (MI)

Consistenza

La collezione ammonta a più di 2000 unità e comprende opere eseguite tra il XV ed il XX secolo, con un'alta concentrazione per il secolo XX. E' rappresentativa dell'area lombarda, con significativi nuclei di mobili genovesi e romani di epoca barocca e veneziani del XVII secolo.

Notizie storico critiche

La raccolta dei mobili, che ammonta attualmente a circa duemila unità, si costituisce all'inizio del XX secolo da un nucleo pervenuto al Comune di Milano
da una famiglia di ebanisti di origine bergamasca, i Mora, che all'epoca abitavano però già stabilmente nel capoluogo, con una bottega sita in via Solferino. Nel tempo la collezione civica si è arricchita di lasciti di famiglie legate a vario titolo alla storia della città - nobili come i Durini o gli Andreani, borghesi come i Boschi - le quali hanno scelto di donare al Comune gli arredi dei palazzi aviti collegando la loro storia collezionistica, originata in palazzi che segnano ancora oggi il panorama locale, a quella della città.La raccolta documenta assai bene la storia del mobile lombardo, con alcune aperture piuttosto ampie sull'ebanisteria barocca romana e genovese e quella veneziana del Settecento. Si segnalano tra i pezzi più importanti il quattrocentesco Coretto di Torchiara, lo stipo Passalacqua, ricca opera lombarda del 1613, e la vastissima raccolta di mobili realizzatati da Giuseppe Maggiolini, tra cui spicca la serie di tre cassettoni che documenta l'evoluzione dal mobile rococò a quello neoclassico. Grazie all'impegno dell'amministrazione civica, che ha consentito un potenziamento degli acquisti, e alla generosità di privati e aziende, che hanno messo a disposizione le opere in loro possesso o da loro prodotte si è sostenuta negli ultimi anni una politica di ampliamento delle collezioni. L'ambito privilegiato è rimasto sempre quello dell'ebanisteria lombarda, ma, con un'apertura alla contemporaneità. La raccolta comprende dunque oggi anche mobili Liberty e di design, da Gio Ponti a Ettore Sottsass. L'attuale allestimento museale della Raccolta dei mobili è stato realizzato nel 2004 a cura di Perry King e Santiago Miranda.