Fondo Carrara

Definizione: fondo

Tipologia: artistico

Datazione: 1796

Istituto di conservazione: Accademia Carrara - Museo, Bergamo (BG)

Consistenza

La collezione Carrara č composta da 888 dipinti.

Notizie storico critiche

Il Fondo Carrara -il piů corposo tra quelli che costituiscono la Pinacoteca dell'Accademia Carrara- č rappresentato da opere di varia origine.
Un cospicuo numero di opere proviene dalla collezione del conte Giacomo Cararra, che, nel 1796, morendo lasciň ad uso dell'Accademia Carrara (che comprendeva la Galleria e la Scuola di Pittura), da lui fondata, la sua ricca galleria di dipinti (oltre i disegni, le stampe, le medaglie e i libri antichi). Tra le tante opere acquistate dal conte figurano oggi: "I tre Crocifissi" di Vincenzo Foppa; la "Circoncisione" di Bernardino Butinone; il "Trittico di San Martino" di Bartolomeo Vivarini; la "Madonna con Bambino" di Jacobello di Antonello; le "Nozze mistiche di Santa Caterina" di Lorenzo Lotto; la "Madonna col Bambino" di Gaudenzio Ferrari; il "Ritratto di vecchio seduto" di Giovan Battista Moroni; il "Ritratto di fanciulla" di Carlo Francesco Nuvolone; diversi ritratti di Fra Galgario.
Parte dei dipinti provengono invece dal legato Orsetti: la "Resurrezione di Cristo" di Marco Basaiti; la "Madonna con Bambino e Santi" di Francesco Morone; il "San Giovanni Battista" di Bernardo Strozzi; "Bacco e Arianna" del Padovanino.
Altri legati arricchiscono il Fondo, come quello di Carlo Marenzi e di Ludovico Petrobelli con la "Madonna col Bambino" di Andrea Mantegna; la "Presentazione al tempio" di Marco Palmezzano; la "Strage degli Innocenti" di Giovan Francesco Caroto. I legati Secco Suardo, del quale si ricordano le nature morte di Bartolomeo Bettera e di Evaristo Baschenis e il "Ritratto di Giovanni Secco Suardo con servitore" di Fra Galgario, e il legato Luigi Trécourt con "La Malinconia" di Giacomo Trécourt; l' "Autoritratto" e il "Ritratto di Giacomo Trécourt" del Piccio.
Confluiscono nel Fondo Carrara i legati Frizzoni e Baglioni con dipinti quali "San Giovanni Evangelista" del Bergognone; "Giorgio Cornaro inviato a Cipro dalla Repubblica Veneta" di Francesco Hayez; "San Girolamo penitente" di Alvise Vivarini; il "Martirio di San Giovanni Episcopo" di Giovan Battista Tiepolo; il "Capriccio con atrio di una villa" di Francesco Guardi. I legati Marenzi e Piccinelli con l' "Accecamento di Santa Lucia" di Antonio Vivarini; il "Ritratto di nobildonna" di Giovan Battista Moroni; l'"Uomo con candela accesa e bottiglia" di Matthias Stomer. I legati Gallicciolli, Caleppio e Presti Tasca con la "Madonna con Bambino" di Giovan Battista Tiepolo; la "Notizia di una sciagura" e il "Ritratto di Lena Presti bambina" di Giacomo Trécourt. Il legato Giovanni Marenzi con il "Ritratto di dama diciannovenne" di Gian Paolo Lolmo; "Strumenti musicali con statuetta" di Evaristo Baschenis; "David con la testa di Golia" di Antonio Balestra; il "Ritratto di gentiluomo di casa Marenzi" di Fra Galgario; il "Ritratto di Elena Riccardi Marenzi" del Piccio. Il legato Cesare Pisoni: le due "Teste di carattere" di Bartolomeo Nazari; la "Bagnante in un paesaggio" di Francesco Hayez; "Beatrice" di Giuseppe Bertini; "Promenade du soir" di Eleuterio Pagliano; "Napoli, dal Bertolinis hotel" di Giuseppe de' Nittis; "Paolo e Francesca" di Gaetano Previati.