Collezione del Museo del Risorgimento

Definizione: collezione

Tipologia: istituzionale

Datazione: post 1796 - ante 1918

Istituto di conservazione: Civici Musei d'Arte e Storia, Brescia (BS)

Consistenza

Si tratta di una vasta raccolta, d'interesse prevalentemente iconografico e archivistico, riferibile cronologicamente all'età napoleonica, alla Restaurazione e alle guerre di Indipendenza (compresa la spedizione dei Mille), per arrivare fino alla Prima guerra mondiale. Il patrimonio, vasto ed eterogeneo, è costituito da stampe, manifesti, manoscritti, dipinti, cimeli, uniformi, bandiere, armi bianche e da fuoco, oggetti di natura celebrativa e propagandistica. Particolare rilievo assumono le testimonianze relative alle Dieci Giornate di Brescia, a Tito Speri, ai garibaldini bresciani e a Giuseppe Zanardelli.
Si segnala un importante nucleo di circa 2000 fotografie d'epoca, per lo più ritratti in formato "carte de visite".

Notizie storico critiche

L'origine della collezione è connessa alla partecipazione di Brescia alla "Esposizione Generale Italiana" organizzata a Torino nel 1884, alla quale tutte le città della penisola sono invitate al fine di collaborare inviando materiali storici relativi agli anni 1821-1870, cuore del Risorgimento. Prodigo di prestiti, al rientro dei cimeli da Torino, il comune di Brescia istituisce il Museo del Risorgimento: i primi materiali vengono esposti nelle sale a pian terreno del palazzo Martinengo da Barco, sede della Pinacoteca Civica. Il Museo si arricchisce in seguito di nuovi materiali, tanto che nel 1904 la collezione è riordinata negli spazi del Mastio Visconteo in Castello. Nel 1911 il legato del tenore bresciano Francesco Pasini risulta determinante per l'accrescimento delle raccolte, così come l'acquisto della collezione Musini di Fidenza nel 1952.