Quadreria dell'Ottocento

Definizione: collezione

Tipologia: artistico

Istituto di conservazione: Musei Civici del Castello Visconteo, Pavia (PV)

Consistenza

La collezione di opere della Quadreria dell'Ottocento consente di esplorare generi artistici diffusi nel secolo XIX, attraverso una selezione, all'interno di un corpus di circa 300 opere, di 66 capolavori di rilevanza nazionale e pregevoli prodotti della scuola artistica locale. L'età neoclassica è rappresentata da figure di fama nazionale quali Andrea Appiani, il piacentino Gaspare Landi specializzato in ritratti e dipinti di soggetto mitologico e Felice Giani, dallo stile personalissimo che a Pavia ha frequentato lo studio del pittore Carlo Antonio Bianchi. La pittura romantica annovera testimoni eccellenti: Francesco Hayez (Accusa segreta, Autoritratto in veste di doge e Riconciliazione di Ottone II con Adelaide di Borgogna sua madre) e il Piccio (Fuga in Egitto e Arianna abbandonata). Bergamasco come il Piccio è Giacomo Trécourt, pittore di talento e primo direttore della Scuola di Pittura di Pavia (ritratti dei coniugi Gerolamo e Beatrice Novati, l'Autoritratto in costume orientale, Imelda dei Lambertazzi e il Lord Byron). Nutrito è il nucleo di dipinti di Cherubino Cornienti, pittore romantico geniale e ribelle e anche quello del pittore-patriota Pasquale Massacra che gode di notevole fama in città con opere legate alla storia locale. In ambito nazionale si inserisce oltre l'esperienza del toscano Giorgio Kienerk (Il piacere, il silenzio, il dolore, trittico del 1900; Irma Gramatica) e il versatile artista milanese Giuseppe Palanti (Ritratto di Ermelina Pozzi). Pittori di fama nazionale, inizialmente legati a Pavia, dove frequentano per breve tempo la Scuola di Pittura sono Federico Faruffini che al soggetto storico medievale e contemporaneo affianca temi più intimisti e Tranquillo Cremona personalità di spicco della Scapigliatura lombarda. Artisti di respiro locale sono Giovanni Beri , Achille Savoja, Pacifico Buzio , Carlo Sara, Ezechiele Acerbi. Tra un piccolo gruppo di sculture, degno di nota il Ritratto di Pacifico Buzio, terracotta patinata di Medardo Rosso eseguita tra il 1879 e il 1882 quando si trova a Pavia per il servizio di leva.

Notizie storico critiche

Il nucleo fondante della sezione dell'Ottocento proviene principalmente dalla quadreria della Civica Scuola di Pittura, accademia d'arte istituita in città, in S. Francesco da Paola, a partire dal 1840, dal critico d'arte e poligrafo Defendente Sacchi. E' un cenacolo d'arte, attivo sino al 1934, anno della soppressione, per pittori, mecenati e collezionisti che lasciano alla Galleria le loro collezioni venendo a creare una ricca pinacoteca di oltre un centinaio di dipinti sia di artisti nazionali, scelti a uso formativo degli allievi, sia pavesi, acquisiti tramite vari premi annuali. Il più importante dei quali, il Premio Frank, istituito a partire dal 1855 da Giuseppe Frank, ha cadenza triennale, destinato ad allievi interni alla scuola di comprovate capacità, è dedicato alla pittura di storia. Nel corso degli anni la raccolta annessa alla scuola viene costantemente incrementata da donazioni e legati di privati cittadini.