La Vergine fa giungere il viatico a una devota del Santissimo Sacramento

Magatti, Pietro Antonio

La Vergine fa giungere il viatico a una devota del Santissimo Sacramento

Descrizione

Identificazione: Madonna che cura i malati

Autore: Magatti, Pietro Antonio (1691-1767), esecutore

Cronologia: post 1730

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 34 cm x 43 cm (intero)

Descrizione: Il dipinto, di piccolo formato con orientamento verticale, raffigura un interno rustico di stalla: in primo piano, sulla destra della composizione, è raffigurata la Madonna, in piedi, avvolta nel manto azzurro che di norma la contraddistingue. Maria mostra il volto di profilo, con la mano sinistra regge un lembo del mantello, mentre con la destra indica davanti a sé la donna sdraiata a terra su un pagliericcio. Ai piedi della Vergine infatti è accasciata una donna dal colorito esanime, avvolta in panno rosato: un angelo ne sostiene il corpo, mentre un religioso inginocchiato accanto lei le somministra l'Eucaristia. L'uomo ha una lunga barba e indossa una cotta bianca sopra il saio francescano: con la mano sinistra regge il calice colmo di ostie, mentre con la destra ne avvicina una al volto della malata. Quasi appoggiato alla sua spalla, un altro angelo osserva da vicino la scena, reggendo nella mano destra una lunga candela accesa. Lo sfondo scuro e piuttosto indistinto non permette di identificare molti particolari ambientali: nell'angolo in alto a destra si intravede una serie di travi lignee dalle quali si affacciano le teste di due putti.

Notizie storico-critiche: Riconosciuto sul mercato antiquario nel 1967, il dipinto venne acquistato quello stesso anno dai Musei Civici di Varese per la cifra di 4 milioni di lire. L'opera costituisce un bozzetto per la tela di medesimo soggetto eseguita da Pietro Antonio Magatti tra la fine del terzo e l'inizio del quarto decennio del Settecento, per l'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento del Duomo di Milano: il dipinto da esso derivato è oggi conservato presso il Museo Diocesano di Milano (n. inv. MD 2001.087.001), insieme alle altre tele superstiti del ciclo. Benché la maggior parte dei dipinti destinati a costituire l'apparato che veniva annualmente allestito in Duomo per la festa del Corpus Domini, fossero state eseguite entro il 1700, negli anni successivi non mancarono alcune integrazioni, seppur in numero più ridotto, tra cui figurano le due tele del Magatti "La Comunione della Vergine", oggi perduta, e la sopracitata "Madonna del viatico". In questo bozzetto l'artista mostra una puntuale rispondenza di struttura compositiva e dettagli con l'opera finale, il che confermerebbe quanto da lui appreso durante gli anni di formazione bolognese. Unica differenza evidente tra le due opere è costituita dalla stesura pittorica, che nel presente bozzetto appare più sgranata e meno definita: la variante forse più evidente consiste nell'esecuzione della Vergine, aggravata dall'ampio panneggio del mantello intriso di colore (mentre nella redazione definitiva le figure sono impostate con maggiore solennità) condotta su cadenze più lineari e asciutte, tanto da far supporre una distanza non brevissima nell'esecuzione delle due opere (Colombo 1967).
Per quanto riguarda la datazione del bozzetto, collocata intorno al 1730, sembra essere confermata dal confronto con opere coeve dell'artista, in particolare la "Morte di San Giuseppe" (oggi in deposito presso la Pinacoteca di Brera), cui rimanda l'impostazione generale del quadro e la quasi identica figura della Vergine, e la "Guarigione di Tobia" (conservata nella chiesa di S. Rocco a Busto Arsizio), in cui l'angelo ripete il gesto della Madonna qui dipinta.

Collezione: Collezione del Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea - Castello di Masnago

Collocazione

Provincia di Varese

Credits

Compilazione: Vanoli, P. (2008)

Aggiornamento: Uva, Cristina (2015)

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