Veduta del Lago di Varese

Bossoli, Carlo

Veduta del Lago di Varese

Descrizione

Identificazione: paesaggio lacustre

Autore: Bossoli, Carlo (1815-1884), esecutore

Cronologia: post 1845 - ante 1853

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: carta/ pittura a tempera

Misure: 95 cm x 28,5 cm (intero)

Descrizione: Tempera su carta raffigurante una veduta lacustre, di formato rettangolare allungato con orientamento orizzontale. In primo piano, a destra, si osservano alcuni personaggi intenti in attività di lavoro, mentre al centro della scena, in prospettiva più distante, è presente un altro gruppo di persone che passeggiano. Il bosco occupa tutta la metà inferiore della composizione mentre nella parte superiore si osservano il lago e i monti in lontananza i quali sono stati dipinti secondo il principio della prospettiva aerea.

Notizie storico-critiche: L'opera venne realizzata da Carlo Bossoli, artista dotato di abilità disegnative straordinarie che già nel 1834 realizza i ritratti per i sovrani di Russia e approfondisce la tecnica delle vedute ottiche dette "cosmorama": vedute, cioè, che con particolari artifici ottici vengono proiettate su grandi schermi, come in un cinema ante litteram, assai diffuso tra le classi alte del tempo. Nel 1839 entra in contatto a Roma con la colonia degli artisti inglesi specializzati nella tecnica del "colore ad acqua" di cui diventerà tra i principali interpreti. Nel 1844 si trasferisce a Milano dove documenta con grande successo il bon vivre lombardo celebrando le ville e gli ambienti della nobiltà e della borghesia milanese e lombarda con una pittura descrittivae a volte visionaria. Nel 1853 è a Torino; al seguito del Re di Sardegna segue le campagna militari in Crimea dove realizza una serie di album con scene di guerra, il cui successo gli apre le porte della corte e di tutta l'aristocrazia inglese.
L'opera in questione entra a far parte delle collezioni dei Civici Musei di Varese nel 1977 con il lascito del notaio Giuseppe Bonazzola, del quale fanno parte anche le quattro vedute di Bossoli che hanno per soggetto i giardini di villa Litta a Lainate. Il dipinto passò dalla famiglia Litta alla famiglia Prior quando Isolina Prior, nel 1855, sposò Antonio Litta Visconti Arese, allora proprietario dell'attuale villa Panza. La veduta è ripresa da una zona leggermente più a sud rispetto alla residenza ed è assimilabile ai dipinti del 1859 conservati alla Gazzada. Si tratta de 'Il Giardino di villa Cagnola prospiciente la facciata' e di 'Il giardino di villa Cagnola visto dal retro' (Plebani, 2014). La similitudine però non basta ad accomunare il dipinto del Castello di Masnago con quelli della Gazzada ed è più plausibile ipotizzare una cronologia più alta che va dal 1845 al 1853. In questo arco di tempo Bossoli risiedette a Milano e a questo periodo risale sicuramente anche uno dei guazzi raffigurante i giardini di Lainate, commissionati della stessa famiglia Litta. Paolo Plebani suggerisce che l'unico altro soggetto varesino di Bossoli è una veduta del 1850 appartenuta al signor Giacomo Panizza e di cui si sono perse le tracce (Plebani 2014) fatto che avvalora l'ipotesi di datazione alla seconda metà degli anni quaranta dell'Ottocento o ai primi anni cinquanta del medesimo secolo.

Collezione: Collezione del Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea - Castello di Masnago

Collocazione

Provincia di Varese

Credits

Compilazione: Vanoli, P. (2008)

Aggiornamento: Iorio, Raffaella Maria (2015); Uva, Cristina (2015)

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