San Martino dona parte del mantello al povero

Sassu, Aligi

San Martino dona parte del mantello al povero

Descrizione

Autore: Sassu, Aligi (1912-2000), esecutore

Cronologia: ca. 1991/05/13

Tipologia: pertinenze decorative

Materia e tecnica: intonaco/ pittura a fresco

Misure: 2000 mm x 1600 mm (intero)

Descrizione: La superficie su cui l'affresco è realizzato è di forma rettangolare e si trova all'altezza del primo piano di un'abitazione di Arcumeggia, al di sotto di una tettoia. La composizione si divide idealmente lungo l'asse verticale in due metà: sulla sinistra in primo piano compaiono due giovani uomini, uno dei quali è a cavallo. Questi dona una parte della sua veste azzurra all'altro, completamente nudo. Questi attribuiti permettono di riconoscere nel personaggio a cavallo San Martino di Tours, che secondo la tradizione divise il suo mantello con un mendicante. In questa metà lo sfondo richiama un paesaggio marino, anche se in secondo piano, al centro, emerge un rilievo montuoso che potrebbe richiamare il monte omonimo al santo. La parte destra è dedicata interamente al paesaggio, occupata da una vegetazione rigogliosa in cui quale spicca un pino marittimo e sbuca solamente il muso di un animale di specie caprina. Nell'angolo in basso a destra sono evidenti la firma e la data impresse dall'artista.

Notizie storico-critiche: Aligi Sassu era molto affezionato fin dagli esordi al soggetto di San Martino, che aveva già eseguito proprio ad affresco nel 1931 a Borgosesia, opera purtroppo andata distrutta negli anni Cinquanta. L'interesse dell'artista non è tuttavia legato alla figura del santo e al contenuto religioso, ma l'allusione è alla Battaglia di San Martino combattuta nel 1859, epica conclusione della seconda guerra d'Indipendenza a favore delle truppe sardo-francesi contro gli Austriaci. Il monte che si intravede sullo sfondo, al centro del dipinto, potrebbe dunque ricordare il Monte Baldo che si scorge dalla cittadina protagonista degli scontri. I due protagonisti si trovano però in un paesaggio marino: è probabile che Sassu scelga questa ambientazione per l'affresco come omaggio all'amata Spagna che aveva iniziato a frequentare negli anni Cinquanta. Ciascun elemento del dipinto richiama soluzioni e tematiche care all'artista e ormai rodate a questa data (1991): i due giovani sembrano i dioscuri, soggetto mitologico che rese famoso il giovane Sassu nel corso degli anni Trenta, nel periodo degli Uomini Rossi, la figura del cavallo ricorda soprattutto le opere grafiche e le litografie mentre lo sperone roccioso sembra quasi citare una litografia del 1951 intitolata "Cavalli al bagno". Osservando l'impostazione generale del dipinto il paragone più diretto si riscontra nell'opera "Nuredduna" del 1970, dove un giovane nudo tiene il cavallo con le mani, in un paesaggio marino con dei rilievi in lontananza. Il chiaroscuro rossastro che definisce le forme del cavallo e del mendicante rende in questo caso le figure molto più plastiche.

Collocazione

Provincia di Varese

Credits

Compilazione: Peregalli, S. (2006)

Aggiornamento: Somaschini, Silvia (2015); Uva, Cristina (2015)

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