Perdono di Assisi

Trotti, Giovanni Battista

Perdono di Assisi

Descrizione

Autore: Trotti, Giovanni Battista (1556/ 1619)

Cronologia: post 1593

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 160 cm x 230 cm

Notizie storico-critiche: La collocazione attuale potrebbe non essere quella originale, come fa sospettare l'iconografia legata ad un'indulgenza lucrabile un tempo solo in chiese francescane; nel 1774 Giovanni Battista Zaist ricorda del Malosso a Bertonico un'"Annunciazione" che, ammettendo una svista nell'indicazione del soggetto, potrebbe anche identificarsi col dipinto in esame. La commissione della pala si inserisce nel rilancio propagandistico del Perdono
d'Assisi che data dagli anni Settanta del Cinquecento in coincidenza con la ricostruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli, all'interno
del quale si trova la Porziuncola, dove si ambienta la scena. Federico Barocci coniò la nuova iconografia nella pala per la chiesa di San Francesco a Urbino e realizzò anche un'incisione nel 1581, certamente nota al Malosso che nella pala di Bertonico ne deriva alcuni elementi presto divenuti canonici (composizione su due piani; atteggiamento del San Francesco, presentato di scorcio con le braccia spalancate in un gesto di offerta); la naturalezza con cui è resa la figura del Battista, colto nell'atto di volgersi allo spettatore, attesta un recupero correggesco inesplicabile senza il filtro del Barocci (ma forse anche del giovane Ludovico Carracci) e di cui si ha riprova nella "Adorazione dei pastori" in San Domenico a Taggia (Imperia) pure del 1593. Sul tema del "Perdono di Assisi" il Malosso sarebbe tornato nella pala dipinta a distanza di qualche anno (1598) per i Cappuccini di Manerbio su commissione dei conti Gambara e trasferita poi nella locale chiesa parrocchiale; pur ricalcando lo schema sperimentato a Bertonico, l'opera se ne differenzia per alcune varianti nei gesti delle figure e per una più ascetica e insistente caratterizzazione del San Francesco. Curioso è il particolare del testimone oculare che si affaccia in entrambi i dipinti dal retro dell'altare per assistere non visto all'apparizione e garantirne l'autenticità. Alla pala di Bertonico il Tanzi ha esattamente collegato un disegno in collezione privata a Cremona che presenta le tre figure principali ma non quella del Battista, evidentemente inserita in un secondo tempo per esigenze di equilibrio compositivo. (Valerio Guazzoni)

Collocazione

Provincia di Lodi

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Fumagalli, Marta (2005)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

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