Allegoria funebre in memoria di Angiola Franzini Mazzoleni

Nava, Ambrogio

Allegoria funebre in memoria di Angiola Franzini Mazzoleni

Descrizione

Autore: Nava, Ambrogio (1791/ 1862)

Cronologia: post 1839

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 178 cm x 250 cm

Notizie storico-critiche: Nel suo testamento del 26 giugno 1816, Angela Franzini vedova Mazzoleni aveva disposto un legato all'Ospedale Maggiore con una clausola che vietava di appore il suo ritratto nella quadreria dei benefattori. Con una delibera del 1 aprile 1839, il Capitolo decise comunque di far dipingere un quadro celebrativo in forma di allegoria, come si era fatto un anno prima per Giuseppe Medici da Seregno (Ritratti 215); il 23 dicembre dello stesso anno il conte Ambrogio Nava, paesista dilettante all'epoca abbastanza famoso, si assunse l'incarico e il 20 marzo successivo consegnò all'Ospedale la tela compiuta senza richiedere per sè alcun compenso. Successivamente furono necessarie alcune correzioni, documentate da carte allegate alla cartella della testrice: nel testo dell'epigrafe e nel disegno della balaustra della scalinata, riportata in uno schizzo a matita su un foglietto.
Ambrogio Nava fu un personaggio di una certa imporanza nell'ambiente artistico milanese del XIX secolo: amministratore della Fabbrica del Duomo, pittore e anche architetto (concluse i lavori della Rotonda di Inverigo dopo la morte del Cagnola), fu grande amico di Francesco Hayez, al quale acquistò, per conto dell'Accademia di Brera, il celebre "Pietro Rossi riceve gli ambasciatori veneziani"; fu sempre Hayez a ritrarlo in un dipinto oggi all'Accademia di Brera. La pinacoteca milanese, per cui il Nava espose diversi dipinti negli anni tra il 1812 e il 1844, possiede ancora oggi un suo paesaggio (inv. 364).

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Credits

Compilazione: Pavesi, Mauro (2005)

Aggiornamento: Cassinelli, Daniele (2007); Rebora, Sergio (2007)

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