Assunzione della Madonna

Procaccini, Giulio Cesare (maniera)

Assunzione della Madonna

Descrizione

Autore: Procaccini, Giulio Cesare (maniera) (1574-1625), esecutore

Cronologia: fine/inizio secc. XVI/ XVII

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 159 cm x 265 cm (intero)

Descrizione: Il dipinto raffigura l'episodio sacro dell'Assunzione di Maria: la Vergine, in alto al centro della composizione, vestita di una tunica rossastra, coperta da un mantello blu e da un velo giallo oro sulla testa, appare sostenuta da angeli mentre viene trasportata in cielo, lo sguardo rivolto verso l'alto e le braccia allargate, in estremo atto di resa; il cielo che l'avvolge è caratterizzato da nubi circolari, che si aprono sfumando dall'interno verso l'esterno da un colore giallo luminoso, al rosa, al verde, al rosso, fino al grigio naturale delle nuvole. Al di sotto della Madonna i dodici Apostoli assistono alla scena, gli sguardi rivolti verso l'alto, le mani in varie pose plastiche, raccolti intorno al sepolcro di pietra grigio all'interno del quale dalla terra fioriscono gigli bianchi e altri piccoli fiori rossi. Sullo sfondo appaiono piccoli brani di rappresentazioni paesaggistiche: un villaggio e montagne sulla sinistra, alberi e un fiume che attraversa la vallata sulla destra.

Notizie storico-critiche: Il dipinto proviene dalla chiesa di Santa Maria Assunta in Calvenzano, donata dai nobili signori di Melegnano alla comunità cluniacense affinchè ne facessero un cenobio (XI secolo): nel 1813 il complesso e le proprietà della chiesa vennero acquisite dal vicerè del Regno d'Italia e pochi anni dopo dal nobile Francesco Predabissi, da cui il legame con la fondazione dell'Ospedale per i poveri e i malati presso cui l'opera venne trasferita durante la seconda guerra mondiale insieme a quattro dipinti raffiguranti gli Evangelisti.
E' stata ipotizzata l'attribuzione a Procaccini (Roda, 2008), forse dovuta all'ampiezza plastica della modellazione evidente nei personaggi raffigurati, alla ricca articolazione spaziale e alla fitta vibrazione luministica che caratterizzano l'opera, riconducibili alla precedente attività di scultore dell'artista, uniti agli aciduli cromatismi che presentano affinità con la prima fase del Cerano e la cultura dei Carracci. (Rosci, 1993)

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Melegnano e della Martesana

Credits

Compilazione: Uva, Cristina (2009)

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