Il Ferraù che vuole ripescare l'elmo

Taparelli d'Azeglio, Massimo

Il Ferraù che vuole ripescare l'elmo

Descrizione

Identificazione: ORLANDO FURIOSO, TASSO

Autore: Taparelli d'Azeglio, Massimo (1798-1866)

Cronologia: 1839

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 55 cm x 45 cm

Notizie storico-critiche: Il dipinto, probabilmente esposto alla mostra di Brera del 1839, è una derivazione del soggetto, con diversa iconografia, realizzato nel 1834 per il conte Paolo Tosio Martinengo di Brescia. Come riportato in la "Biblioteca Italiana", sebbene il D'Azeglio tratti il soggetto ariostesco in maniera egregia, la foga nel trattare questo tema (quello stesso anno porta in esposizione altre due tele tratte dall'"Orlando furioso") "dovette imprimere ne' suoi lavori una qualche somiglianza a malgrado della più fervida fantasia.". Il paesaggio si configura come un'unione fra paesaggio naturale e paesaggio fantastico, in cui lo straordinario ed il sublime vengono definiti attraverso l'attenzione ai dati atmosferici, la resa delle rocce, gli alberi frondosi e spezzati, in linea con il gusto trobadour di ambito piemontese, diffuso da libri d'incisione come "Il Viaggio romantico pittorico" di Modesto Paroletti con illustrazioni di Francesco Gonin. L'opera può essere avvicinata all'acquerello "Paesaggio ariostesco", derivato da un'ottava del poeta ferrarese.

Collocazione

Milano (MI), Accademia di Belle Arti di Brera

Credits

Compilazione: Tamanini, F. (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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