Il ferraù che vuol ripescare l'elmo

Taparelli D'Azeglio, Massimo

Il ferraù che vuol ripescare l'elmo

Descrizione

Identificazione: Orlando furioso di Ariosto

Autore: Taparelli D'Azeglio, Massimo (1798-1866)

Cronologia: post 1834 - ante 1839

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 168 cm x 123 cm

Notizie storico-critiche: Il soggetto venne presentato una prima volta alla mostra di Brera nel 1834 su commissione del conte bresciano Paolo Tosio Martinengo; successivamente, il pittore ne declinò numerose copie e derivazioni. Questa tela poterebbe essere identificata con l'opera portata a Brera nel 1839 su commissione di Carlo Galli. Recensito sulle pagine della "Biblioteca italiana", benchè "stucchevole", il critico Fumagalli notava una carenza di fantasia nella ricerca del soggetto nelle tele del torinese. La pittura del D'Azeglio partecipa ancora al gusto trobadour, conosciuto dal D'Azeglio attraverso i libri d'incisione come il "Viaggio romantico pittorico" di Modesto Paroletti (1824), corredato dalle illustrazioni di Francesco Gonin. Anche i viaggi che il pittore fece in Val d'Aosta nel 1825, contribuirono alla definizione dei paesaggi fantastici riproposti nei dipinti. Il dipinto può essere avvicinato all'acquerello "Paesaggio ariostesco" pubblicato da Mazzocca, derivato dal noto poema del ferrarese.

Collocazione

Milano (MI), Accademia di Belle Arti di Brera

Credits

Compilazione: Tamanini, Francesca (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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